Cosmopolis è un mosaico di suggestioni sonore. Una raccolta di 18 brani che ruota intorno a un’insolita idea di musica contemporanea, costellata dall’avvicendamento di quadri figurati profondamente diversi tra loro. Esotiche allegorie alternate ad episodi metropolitani d’avanguardia. Un’audace alchimia bilanciata tra classici del repertorio collettivo e innovative tendenze espressive.

L’armonia è ricercata per fusione di differenze, in un viaggio percorso con l’intento di esplorare i mirabili confini del genere lounge, inseguendo curiose traiettorie antropologiche e pittoreschi fenomeni di musica tradizionale.

Un originale mixtape di 70 minuti in cui l’acustica folcloristica (Improbabile Venerdì) danza a braccetto con sequenze elettroniche digitali (Hello You). Re-visioni di capisaldi della melodia italiana ripensate in chiave downtempo (Parole Parole) o in versione salsa/caplypso (Caruso), condividono il salotto con eleganti esempi di tango neoclassico (Secreto), vibranti vocalità nordafricane (Lik) e fulgide atmosfere chillout (Miss You). Un caleidoscopio i cui frammenti si colorano anche di anteprime inedite (Tears From The Desert/Superman), tributi a colonne sonore del cinema (Goldfinger/Last Tango In Paris), chitarre che evaporano al sole (Taksim Square), seducenti richiami da “dolce vita” (The Perfect Sunrise) e estasi orientale (Shir). Un cocktail di spiriti musicali shakarati e guarniti con il tipico tocco glamour di Monte Carlo, crocevia di effervescenti interscambi culturali e teatro di scene mondane spesso speziate da variopinte note bucoliche di frontiera.

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